L'effetto più conosciuto dell'anice è quello digestivo, apprezzato già dai Romani che lo utilizzavano alla fine dei banchetti più impegnativi.
L'anice è inoltre carminativo e antispasmodico, per questo viene utilizzato per tisane e infusi digestivi e antigonfiore.
Favorisce il rilassamento ed è spesso presente nei medicinali contro la contro la tosse.
L'anice è inoltre stimolante e nell'antichità era considerato un potente afrodisiaco capace di risvegliare gli ardori sessuali e combattere l'impotenza.
Se assunto come rimedio naturale per curare dei disturbi va consultato un medico: dosi elevate di anice possono risultare tossiche.
Calorie e valori nutrizionali dell'anice
100 g di anice contengono 337 kcal, e:
- Proteine 17,6 g
- Carboidrati 50,02 g
- Grassi 15,9 g
- Colesterolo 0 mg
- Fibra alimentare 14,6 g
- Sodio 16 mg
Uso in cucina
Il sapore dell'anice è gradevole, balsamico e delicato, per questo è molto adatto ad aromatizzare pane, dolci e pasticcini.
Oltre che per le preparazioni dolciarie l'anice è usato sui formaggi e sulle verdure in Europa settentrionale, mentre in Oriente e in alcune zone del Mediterraneo è spesso abbinato alla carne.
In Cina, l'anice del tipo “stellato”, è alla base di molte ricette e aromatizza carni come anatra, maiale e pollo.
In Italia questa spezia appartiene in particolar modo alla tradizione marchigiana: l'anice è alla base dei liquori che vanno ad aromatizzare vari dolci, tra cui i famosi biscottini conosciuti come “anicetti”.
Con l'anice vengono preparati liquori e digestivi dal profumo aromatico come l'Anisetta e la Sambuca.
In Francia, i liquori con essenza di anice sono chiamati Pastis: la loro origine risale al 1905 quando le distillerie dovettero trovare una bevanda che sostituisse l'Assenzio, messo al bando perché troppo forte.